[La Stampa] Elisa in musical, voli e balli e canti Fiorello virtuale (ma chi la veste?)

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    A Conegliano Veneto il debutto del tour




    CONEGLIANO VENETO

    Che sia cuore, o Heart, è sempre il muscolo della passione a governare il mondo di Elisa. La ragazza di Monfalcone che da piccola coltivava l'inglese nel proprio privato universo, è fiorita come artista e come persona, e a 33 anni vanta una fama meritata e una bellissima bimba di 6 mesi, Emma, che affettuosamente impacchettata in auto con mamma, papà Andrea (il chitarrista della band) e la tata, ha appena attraversato l'Italia in tour anche lei, per il concerto di stasera a Roma: erano partiti da Conegliano dopo il debutto dell'altra sera alla Zoppas Arena esaurita di 5 mila persone. «Mai più di 350 km al giorno», ha sentenziato Elisa, ma il giro è tosto; il suo camerino ha la nursery con bambole e giochi, la sua vita è un guazzabuglio dove allegrie, creatività, criticità convivono, finendo per riversarsi nella ricchezza del sorprendente show «Heart Alive», dal disco nato in contemporanea con Emma.

    «Heart Alive» è un piccolo musical di grandi dimensioni e ambizioni, incorniciato da un paesaggio metafisico di torri bianche di tulle. Da una di queste lei sbuca scendendo dall'alto, appesa a un filo, all'inizio in «Vortexes». Sono molti i voli, anche per i ballerini-acrobati che spesso commentano le canzoni con i loro movimenti: «Volevo star per aria», ci ha spiegato lei, ma certo il tutto evoca «Ti vorrei sollevare», l'hit suo e di Giuliano dei Negramaro, che si ascolta nel finale dello show, arricchito anche da un intervento registrato di Fiorello, del quale Elisa fu ospite con la mamma in un preistorico karaoke («avevo 14-15 anni, ero una palla vestita da paggio»). Altri ospiti virtuali: Paola Cortellesi allegramente ficcata in uno schermo tv durante «Mad World» ed è in lavorazione un altro duetto con Giorgia, dove le due recenti mamme canteranno insieme una ninna nanna francese.

    Curiosa mescolanza di artigianato anche circense e di ambizioni internazionali, il concerto è costruito dal deus ex machina Luca Tommassini. Elisa ha impensati exploit da ballerina, in un divertente omaggio a Michael Jackson con «Beat It» nel finale; colpisce la sua disponibilità a mettersi in gioco a tutto campo, con un inconsueto gusto della fisicità che finisce per enfatizzare le doti vocali e interpretative, ulteriormente affinate: se non le cantassero sopra durante i brani in italiano, sarebbe una delizia riscoprire la ricchezza di colori della sua voce, in un repertorio che va da nuovi brani come «Lisert» - una parte che trasuda emozione, con le testimonianze registrate di alcuni anziani abitanti della frazione di Monfalcone, fra i quali la nonna della stessa Elisa - fino alla bellissima «Luce» sanremese, accompagnata a Conegliano da un coro stonato del pubblico.

    Prevale comunque la dimensione del concerto rock molto tirato, ma anche aperto su altre sonorità e suggestioni. Elisa questa volta è un po' Nannini, un po' Madonna, un po' Bjork, mescolanza alquanto assurda, ma funzionale. L'unico punto dolente sono i suoi costumi: qualche sciagurato l'ha vestita con pesanti camicette che sembrano giacche a vento con oblò sulla schiena nuda, e con un'improbabile gonna-pareo con strascico. Povera Elisa, non se lo merita; e quando poi riesce a tornare normale, in pantaloni e maglietta, il suo canto diventa più gioioso e naturale.

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    Prossimi concerti: stasera Roma, 19 Caserta, 21 Conversano, 23 Acireale, 3 maggio Genova, 5 Torino, 7 Padova, 10 Perugia, 12 Modena,14 Milano, 16 Ancona, Bologna 18, Firenze 20, Mantova 22.




    http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubr...one=12&sezione=
     
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